Informazioni sulle feste, le sagre, gli eventi e le manifestazioni folkloristiche siciliane
La passione popolare durano un anno intero: non c’è mese o settimana che non si celebri un patrono, un santo, un protettore nei borghi o nelle città di Sicilia.
Una delle ricorrenze più importanti è sicuramente quella di Sant’Agata a Catania, il 3, 4, 5 febbraio.
Secondo la tradizione, la città fu colpita da un forte terremoto, nel terzo secolo dopo Cristo, all’istante della morte della giovane Agata, martirizzata per non aver voluto rinnegare la fede cristiana.
Dopo un anno dalla sua scomparsa l’Etna scoppiò in un’eruzione che si fermò solo quando i catanesi portarono in processione il velo virginale della giovane. Da quel momento il velo di seta rossa viene mostrato ogni volta che il vulcano minaccia eruzione.
La festa inizia con la processione delle Candelore, maestose costruzioni barocche in legno intagliato e dorato, realizzate dalle antiche corporazioni dei mestieri.
Il busto della Santa, rivestito di gioielli, viene portato in processione per la città, onorato dai devoti vestiti in camici bianchi che trasportano ceri pesanti.
Il silenzio viene squarciato dalle urla dei devoti che esortano i catanesi alla devozione di Sant'Agata. La festa si conclude a notte fonda, più spesso nelle mattinate, con la corsa delle Candelore su per la salita di via Sangiuliano.
A Palermo nel mese di luglio si festeggia Santa Rosalia.
Nata a Palermo nel XII secolo una nobile di origine normanna, si ritirò in luogo solitario sul Monte Pellegrino, dove morì. Durante la pestilenza del 1624 i suoi resti vennero scoperti dopo che era apparsa in sogno a molti malati.
Si racconta che in città, al passaggio delle sue ossa, i malati si ristabilissero sul momento. Da allora la processione si ripete ogni anno per purificare la città dai suoi peccati.
Il 15 luglio l’imponente statua della Santa viene fatta sfilare con bambine in abito devozionale
Tra le manifestazioni religiose di maggior interesse vanno segnalate quelle relative alla Settimana Santa.
La manifestazione pasquale più suggestiva nell’isola è quella che si celebra a Caltanissetta, dove il Mercoledì Santo sfilano in processione vestite di nero le più antiche corporazioni artigiane al seguito del Capitano della Real Maestranza.
Sempre il Mercoledì Santo avviene la processione delle “Varicedde”, piccoli gruppi in gesso e cartapesta che fanno da preludio alla “Vare”, o Misteri, bare che riportano enormi statue in legno, gesso e cartapesta che sfilano il Giovedì Santo, riproducendo i momenti della Via Crucis. Il Venerdì Santo, infine, avviene la Processione del Cristo Nero, crocifisso annerito dai ceri votivi.
Andando verso il centro della Sicilia, a Pietraperzia, in provincia di Enna, viene svolta il Venerdì Santo la processione de “Lu Signuri di li Fasci”, il Signore delle Fasce: una grande asta di otto metri che termina con un crocifisso, mantenuta in equilibrio da duecento fasce di lino bianco di quaranta centimetri, ciascuna lunga trentadue metri e simbolo di un voto, verso l’amore di Cristo Crocifisso. E anche a Enna, le confraternite incappucciate danno vita ad un corteo suggestivo.
Dalla primavera all’estate, ad Aci Trezza, nella splendida Riviera dei Ciclopi, ha luogo il 24 giugno la Festa de U pisci a mari. Aci Trezza, borgo di pescatori dove si svolge la drammatica vicenda dei Malavoglia.
Qui, un mimo detto “pesce di scoglio” porta la festa in riva al porto e guida la caccia di un altro personaggio, “il pesce di fuori”, pesce d’alto mare, che nuota tra le barche in porto tallonato dai pescatori armati di fiocina. Il pesce viene catturato e sollevato in barca ma la caccia non finisce qui. A significare l’eterna lotta col mare, la preda riesce a scappare e la caccia riprende, tra gli incoraggiamenti della folla.
A Zafferana Etnea, splendida terrazza sul vulcano, ad ottobre si celebra l’Ottobrata: un mese intero riservato ai sapori della stagione, dai funghi alle castagne, dall’uva al miele.
E’ la volta di dicembre, il mese della Natività, che nella religiosissima Sicilia è vissuta con molta devozione. Tanti sono i paesi in cui per le piazze o nei cortili vengono preparati presepi viventi di grande incanto, come quello di Agira, in provincia di Enna.
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